Minilista della spesa gatti ELODIETA!
Penultima novità: Minilista della spesa ELODIETA!
Cosa c’è di più odioso di una dieta?
Eh, ma qui ci si prova a rendervi più simpatiCAT e divertente anche lei!
Infatti da oggi vi aiuteremo a compilare la lista della spesa e verremo anche al supermercato con voi per ricordarvi con un sorriso la vostra missione, il vostro progetto, se poi ci scappa un crocchino extra che volete che vi miagoli, vi fuseremo e ricominceremo sempre al vostro fianco.
Il segreto non è non sbagliare… ma non farsi prendere dallo sconforto, una zampettata per volta, ognuno coi suoi tempi e poi ci vuole l’ingrediente magiCAT che non deve assolutamente mai mancare: il sorriso sotto i baffetti! Dai, dai, che lo so che un pochino li avete anche voi ziette… cortini, spelacchiati e trasparenti ma qualcuno c’è!
I cartoncini si prestano sia come lista della spesa, sia come bigliettini di auguri per i vostri a-mici che stanno affrontando un periodo di “carestia”, per incoraggiarli, spronarli, essergli vicino, sostenerli… insomma fare quello che fanno i veri a-mici!
Ma potete usarli anche come segnalibri scrivendoci motti o pensieri che vi aiutino nel vostro percorso.
Anche la minilista della spesa ELODIETA la trovate nel nostro negozietto per gattofili e gattare sgattoshop
Storiella
Si è messo in viaggio ma senza bagagli, il macigno che doveva trascinarsi dietro era talmente pesante che glielo faranno trovare già a destinazione pronto per gettarglielo addosso e sotterrarlo.
Al pensiero si schiarisce la gola e si ripete davanti allo specchio “ce la farò –ce la farò –ce la farò” come un mantra. Certo come inizio non è dei migliori ma caspita far peggio di quell’altro è impossibile. Insomma, chiunque se la caverebbe meglio, o no?
Dubbioso getta uno sguardo al calendario, è ora di mettersi in viaggio, dieci giorni dovrebbero bastare ma di questi tempi viaggiare non è cosa tanto semplice.
E se lo fermeranno? Deglutisce. Sente nelle orecchie la voce grattante del presidente che ribadisce i divieti di spostarsi da comune a comune, da regione a regione. Uhm, perplesso guarda il calendario, scarabocchiato di giallo, rosso arancione e pensa che boh, non sa come facciano gli altri ma lui non ci capisce niente di queste cose. Lui i suoi giorni li vuole tutti liberi a disposizione, da colorare a seconda di come gli gira e di quel che succede. “ci si può spostare solo per comprovate ragioni di lavoro, salute, necessità”… di nuovo quel ronzare minaccioso mentre legge il modulo, su quale di queste dovrà mettere la crocetta? In fin dei conti potrebbe essere lavoro, ma anche salute e perbacco… mai come questa volta necessità.Anzi… DISPERATA necessità.
Sospira, pensa che se in alto le idee sono poche e ben confuse chi lo fermerà sarà sicuramente dotato di buon senso e spirito pratico ma soprattutto CUORE e, anche senza certificazione e motivo valido chiuderà un occhio e lo lascerà passare. Anzi, ora sorride, si aspetta anche una bella pacca sulla spalla, e un “siamo tutti con te vai, vai, vai e facci sognare!”. Si sente meglio ora. Ma solo per un secondo, l’ansia da prestazione lo attaglia fino a togliergli il respiro.
Il passo è pesante, lo sguardo afflitto, il cuore serrato, quando esce dalla porta per mettersi in viaggio.
Fuori qualcuno lo aspetta.
È lei.
Vestita di verde come sempre. Sorridente nonostante tutto. Non esita un istante. Lo piglia a braccetto e gli chiede con voce comprensiva “Come va DUEMILAVENTUNO?” “Come diavolo vuoi che vada SPERANZA?” ma ora gli occhi gli sorridono e lo sa, sarà dura ma ce la metterà tutta per farle dimenticare quello di prima, a lei e a tutti gli altri!
Mazzolin di fiori
Lo sapete in questi giorni sono alle prese con le selezioni e con lo smistamento delle ultime foto che stanno arrivando (a proposito grazie a tutti!!!) e ne è arrivata una che mi ha fatto sussultare. Dallo scrigno dei ricordi ha tirato fuori una me di fronte alla vetrina di un fiorista, tanti, tanti anni fa. È incredibile come la mente leghi alla semplice immagine di un fiore rosa di cui ignoro perfino il nome tante emozioni e ricordi vagamente dettagliati.
Scelgo veramente raramente i fiori come dono e ogni volta che l’ho fatto era quasi sempre slegato dai contesti soliti… ma quel giorno, quel giorno avevo assolutamente bisogno di un mazzolino.
Entro nel negozietto del paese e vengo abbracciata da un tumulto di colori e profumi, e quell’aria dalla consistenza leggermente umida.
- Buongiorno
- Buongiorno – saluto senza guardare negli occhi cosa veramente insolita per me e esito, mi rendo conto di avere una richiesta probabilmente insolita da porre
Devo avere il tipico atteggiamento di chi non sa cosa scegliere, ma sono avida e irrequieta di trovare quel che cerco e lo trovo in diversi mazzi di fiori e in diversi colori. In qualche modo il commesso coglie qualcosa dal mio frugare e forse anche dal mio evitare il suo sguardo.
- Posso aiutarla?
- Sì, grazie.
- Mi dica tutto…
Lo guardo ma esito ancora. Sospiro e poi getto gli occhi nei suoi.
- Vorrei un mazzolino di fiori un po’ particolare… non mi interessa che sia bello…
Il fiorista mi guarda stupido ma con una punta di curiosità delicata che mi incoraggia a continuare…
- Voglio solo che sia pieno di colore, di vita, ho bisogno di un mazzolino di fiori divertente… è per il mio gatto, anzi gatta.
- Capisco – a questo punto vengo etichettata sicuramente come bizzarra… ma non mi importa oramai ho iniziato tanto vale finire.
- Sta per morire. Non le restano molti giorni ancora.
Sento lo sguardo cambiare, lo sento ma non lo vedo, il mio l’ho buttato sulle distese di colori dei fiori recisi sulla mia destra.
- Lei adora i fiori, li annusa, e poi li ruba dal vaso, ci gioca li raccoglie e gli strappa tutti i petali. – sorrido e lui pure, un sorriso bellissimo, non sono più bizzarra sono solo una cliente che sta dando un significato speciale al suo lavoro.
- Allora vediamo i fiori più colorati e divertenti, ha preferenze? La gatta intendo…
Scoppio a ridere, e inizio a indicare – quella margheritona rosa è bellissima, e poi anche quello che sembrano palline, ci giocherà sicuramente
- Che ne dice di questi? Mi indica qualcosa che somiglia a dei filettini, non ricordo bene, ma ricordo la sensazione netta di complicità come quando si sta facendo una sorpresa di cuore, magari una festa a sorpresa ad un amico speciale o si vuol preparare un natale magico per qualcuno.
- Sì, sì e poi uno di questo..
- Questo che dice? È… simpatico, ha un colore allegro!
Torno a casa con il mazzolino di fiori più variopinto e più confuso dell’universo, talmente stonato da diventare bellissimo e glielo sistemo entusiasta e malinconica al tempo stesso… – tesoro questo è per te, tutto da spelacchiare e distruggere…!
Lei ovviamente lo ha snobbato alla grande come ogni vero gatto che si rispetti.
- Umana non capisci nulla… anni e anni di insegnamenti… se non è proibito non c’è gusto!
L’ha degnato di qualche zampata solo dal terzo giorno… e poi finalmente ne ha rubato uno.
Ma aveva capito tutto, fin da quando gliel’ho portato e messo vicino a portata di zampa. Era per lei. Perché le piaceva, perché volevo che giocasse e fosse serena fino all’ultimo.
Piccola Fatties ho così tante cose di cui ringraziarti… comprese le lacrime che sono nate ora, di nuovo… per te.
Andiamo a teatro?
Buoni propositi 2018
Oggi è il grande giorno
Oggi è il grande giorno. Ogni anno diverso, scatta quando il sole impallidisce e i suoi caldi raggi vengono avvolti in gomitoli nascosti che torneranno a scaldare in primavera. Il giorno cambia sempre ma il luogo di ritrovo è lo stesso: il grande albero. C’è un gran cinguettare che riempie il cielo, tanti i parenti da salutare, moltissime le raccomandazioni da fare ai giovanissimi, facili a distrarsi e perdersi nel lungo tragitto. Una strada lunghissima misteriosa, ogni anno la stessa ma sempre diversa, fatta di ali conosciute e moltissime nuove, alcune purtroppo divenute solo un ricordo. Sulla cima si mettono loro: i navigatori. Sono quelli che danno il segnale, che guidano, quelli che non si perdono. I più precisi e puntuali hanno già preso posto sui rami, che grondano piume ma compiaciuti dondolano all’idea di essere stati scelti di nuovo, da sempre e magari per sempre, chissà. Sguardi, migliaia, milioni che dicono stammi vicino, che rassicurano non ci si può perdere, alcuni volgono al futuro quelli del primo viaggio, altri al passato, quelli dell’ultimo volo. Ma, nel fermento della partenza, un cinguettio, sentito, sincero, un vociare deciso non lo si nega a nessuno. Nemmeno agli uomini costretti ad alzare la testa, a ricordarsi del cielo e dell’immensa meraviglia che li circonda sempre, ogni giorno, ogni frammento di tempo che vola via leggero come un battito d’ali.
Indizi di colpevolezza o innocenza?
Questa mattina da un improbabile angolo della cucina è spuntato un cotton fiocc usato, un po’ stortarello o moooolto impolverato. Di sottecchi lancio al gatto sulla cappa uno sguardo mezzo divertito e mezzo di rimprovero. Ah… Beccata!
Lei lo sostiene fiera ricambiandolo dritto nei miei occhi, muove le orecchie avanti e indietro e poi si volta con fare snob e altezzoso mostrandomi le terga “io non uso quegli arnesi, non ne ho bisogno per avere orecchiette perfettamente pulite in profondità, tsè!”. Raccolgo e porto a casa, e nel cestino butto la prova del delitto che non ho ancora ben capito se scagiona lei o incolpa me. Nel dubbio… faccio sparire le tracce.
Regalini… calzanti!
E poi ci sono i regalini, quelli inaspettati, quelli che ti fanno sorridere di prima mattina, quelli che… ti fanno saltare di felicità. Sono le prede che i mici lasciano nelle nostre calzature. La micia che avevo molti anni fa, Fatties, deponeva nelle pantofole di mia madre una lucertola. Sistemata amabilmente. La nascondeva giusto qualche secondo prima che mia madre le calzasse, viva e guizzante, in modo da garantire l’effetto sorpresa, completato da strilli e salti di gioia. Lo faceva solo con lei, e lei era l’unica in casa che provasse ribrezzo per le lucertole! Io la scongiuravo di non farmi mai simili regali portandomi un ragno M-Elodie invece che di prede in casa non ne trova (siano ringraziate le zanzariere!) mi omaggia inserendo delle scarpe l’unica cosa che assomiglia vagamente (perfortuna!) ad un ragno: i minimollettoni, quelli che “ne prendo 10 me ne rimane forse uno, quello che si rompe!” perchè gli altri vengono inghiottiti dal nulla. Ecco, da quel nulla, una volta ogni tanto qualcuno ricompare, mi buca il piede, mi fa alzare di scatto e… mi fa ridere. Grazie del pensiero piccolina…
Leggere nel pensiero è realmente possibile? Certo che sì!
Esiste la capacità di leggere nella mente altrui con estrema precisione? Gli scienziati hanno opinioni discordanti in merito… ma io vi dico con assoluta certezza che è possibile e sono sicura che moltissimi di voi hanno vissuto esperienze che lo dimostrano. Quando? Ogni giorno! Nel momento in cui volevate alzarvi per fare una qualsiasi cosa, alzarvi dal letto, dalla sedia, dal… ehm… sì anche dal water: la potenza della lettura del pensiero non ha limiti ed è applicabile in qualsiasi situazione. Ogni qual volta voi deciderete di alzarvi, il vostro gatto leggerà nella vostra mente e con precisione millimetrica che spacca il secondo vi si siederà in grembo irresistibile come non mai costringendovi a cambiare le vostre intenzioni. Badate bene… non solo lettura quindi ma anche manipolazione della mente! Ma non illudetevi, non pensate nemmeno lontanamente di carpire i loro segreti… rassegnatevi all’evidenza: noi siamo solo umani ma loro… sono gatti!